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Post by tesla12 on Aug 1, 2019 6:58:54 GMT
Dopo quasi un anno scrivo di nuovo in questo forum per chiedere consigli. Ho cambiato corso e da meccanica sono passato a ingegneria fisica, sempre al Politecnico di Torino e con estrema soddisfazione. Ho trovato un grande equilibrio fra teoria e applicazione. A questo punto ho un altro dubbio sul percorso da intraprendere dopo la laurea triennale e devo pensarci bene. Le possibili scelte sono fisica dei sistemi complessi e ingegneria nucleare. Nel primo caso trovo molto interessante la fisica teorica in particolare quella riguardante la meccanica quantistica ma non sono sicuro di continuare nella ricerca. Nello stesso tempo mi piacerebbe studiare la fisica dei plasmi e dei reattori a fusione. Il problema è che il piano di studi di ingegneria nucleare a Torino non mi convince del tutto. Ho visto che è possibile fare una parte del percorso al Politecnico di Milano ma ne vale la pena?
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Post by Admin on Aug 1, 2019 16:42:54 GMT
Sono due corsi differenti ma entrambi eccellenti. Fisica dei sistemi complessi come saprai ha due percorsi : uno nazionale interamente svolto presso il politecnico di Torino ed uno internazionale con semestri presso la Sissa di Trieste ed altre scuole superiori francesi. Al di la dell'aspetto internazionale o meno i due percorsi sono leggermente diversi. Per quanto riguarda la ricerca sono d'accordo con te, Fisica dei sistemi complessi è un percorso fortemente metodologico con molta fisica teorica ma potresti correggere il tiro con un anno in più ed ottenere una seconda laurea in ingegneria dell'informazione.
Per ingegneria nucleare condivido il tuo punto di vista. A mio parere ti converrebbe frequentarla interamente al politecnico di Milano in cui potrai scegliere l'indirizzo fisico per i sistemi nucleari e volendo un percorso di eccellenza con 20 cfu aggiuntivi. Visto il tuo interesse per la fisica dei plasmi c'è un gruppo di ricerca (definito di eccellenza dal miur) che si occupa di fisica dei plasmi oltre ad altri argomenti di fisica della materia. Parliamo di ricerca sia teorica di base sia applicata. Dall'anno corrente ingegneria nucleare offre anche due nuovi corsi in "teoria dei sistemi a molti corpi" e "astrofisica nucleare relativistica" per chi volesse studiare altre branche della fisica. Inoltre puoi inserire esami di matematica come "calcolo delle variazioni", "geometria differenziale", "metodi analitici delle EDP" ed altri. A differenza di fisica dei sistemi complessi affronterai un paio di esami modellistici, di ingegneria, sulla dinamica e il controllo dei reattori nucleari e le tecnologie impiantitiche nucleari oltre ad uno di radiochimica. Questa laurea magistrale a mio parere è un gioiello e non a caso è aperta senza debiti formativi (con un terzo anno dedicato) ai laureati in ingegneria matematica, ingegneria fisica, ingegneria chimica ed ingegneria dei materiali.
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